Ciao :)
Prima di tutto, scusatemi per essere sparita così nel
weekend, ma non avrei assolutamente avuto il tempo di scrivere un post decente
dato che ero sempre di corsa… Spero che abbiate passato un buon weekend!
Anyway, per riprendere subito, oggi vi parlo di un argomento
a cui ha accennato nei commenti una di voi e che avevo pensato di mettere più
avanti ma che in effetti si inserisce bene qui, quindi lo anticipo :-)
Tutti, e preciso TUTTI perché sono sicura che almeno ci una
volta lo abbia pensato o lo penserà ciascuno di noi, gli Exchange students
finiscono a tormentarsi sulla possibile ‘home-sickness’ (=nostalgia di casa)
che proveranno durante il viaggio. Non è difficile capire il perché, in realtà,
dato che in effetti si sta via per un lungo periodo e si va lontano (nel mio
caso fin dall’altra parte del mondo!) da casa da soli. La parte più difficile è
sapere cosa succederà, una volta lì… e non ci sono certezze su questo,
ovviamente, dato che ogni Exchange reagirà a modo suo… Come ho fatto fino ad
adesso, vi posso solo raccontare della mia esperienza, anche se magari
aggiungerò qualche dettaglio anche da quelle delle persone che ho conosciuto
per dirvi qual cosina in più.
Per quel che riguarda me, io non ho patito di
‘home-sickness’. Suona malissimo, sembra che io sia insensibile e che non tenga
né alla mia famiglia né ai miei amici. Non è assolutamente vero. Non c’è
bisogno di non avere legami, di non volere bene a nessuno, per godersi al
massimo, senza stare male, un’esperienza unica come questa. Stare male per la
nostalgia non è una bella cosa, l’ho visto da una mia amica, e non serve essere
persone sole per evitarlo… quello che ho notato io è che, chi non ci ha pensato
più di tanto, chi ha cercato davvero fin da subito di stare bene e di
adattarsi, è stato benissimo e non ha avuto problemi :) La WEP mi ha ripetuto
tante tante volte, prima che partissi, di non tenere troppo i contatti con
l’Italia perché mi avrebbe fatto venire la nostalgia. Sinceramente, non ho
ascoltato più di tanto questi consigli e sentivo la mia famiglia una volta alla
settimana. Però, come mi era stato detto, non ho mai parlato con i miei amici,
a volte solo via mail, face book o messaggi. Ma questo non per la
home-sickness, perché io sono fatta così e i contatti non mi fanno stare male
(se devo proprio stare male, lo faccio indipendentemente da una conversazione
via Skype, cosa che invece per altri non succede), quanto più per il
semplicissimo fatto che avevo sempre tantissimo da fare! Infatti, secondo me,
il modo migliore per evitare di provare tanta nostalgia è essere molto
impegnati con la vita nel Paese ospitante, di aver trovato persone a cui
legarsi lì, in modo da avere comunque qualcuno che ti vuole bene e che ti
circonda anche se sei lontano da casa.
Se, poi, uno non riesce ad fare a meno di pensare all’Italia
in alcuni momenti, l’ideale sarebbe di mettersi a parlare con qualcuno perché ti
distrae e quando hai finito la conversazione stai di sicuro meglio, perché ti
sei fatto tirare su il morale, magari ti sei divertito o, se hai parlato
proprio di nostalgia, ti sei fatto consolare.
Non potendo fare un esempio su me stessa, in questo caso, vi
racconto di un’altra ragazza italiana che era in Australia e che ha sofferto
tantissimo di home-sickness per quasi due settimane a metà del suo stay,
improvvisamente. Eravamo, e siamo, amiche quindi me lo ha raccontato subito e
ci siamo messe a parlarne tanto in quei giorni, con me che cercavo di
consolarla e di farla stare meglio. Quando le ho detto che io non sentivo più
di tanto la mancanza dell’Italia, si è stupita incredibilmente e ha cominciato a
dirmi che non le sembrava possibile che io volessi bene alla mia famiglia senza
poi averne nostalgia quando ero lontana! Mi ci è voluto un po’ di sforzo per
convincerla che non era vero, ma soprattutto per farle notare che smettere di
stare male non avrebbe voluto dire tradire la sua famiglia… però ha funzionato
e per fortuna si è ripresa e si è potuta godere l’ultimo mese che ha passato in
Australia :) Ecco, quello che ho visto con lei è che aveva tanto bisogno di
parlarne e di sfogarsi e so per certo che, oltre che con me, lo stava facendo
con un’altra amica e con la sua host family (dato si era affezionata molto a
loro).
Un’altra International student, invece, è stata benissimo
tutto il tempo e ha avuto un improvviso momento di nostalgia in un periodo in
cui non stava bene di suo, in cui si sentiva isolata dagli amici australiani e
pensava quasi di essere sola… e allora, ovviamente, si è messa a pensare ai
suoi amici a casa, che le hanno sempre voluto bene e tutto… anche qui ne è
uscita lasciandosi coinvolgere di nuovo nelle attività e parlando con noi :)
Ok, in realtà in questo post vi ho solo dato consigli perché
su di me c’era ben poco da dire, se non il fatto che non ho mai avuto problemi
di “home-sickness” quindi ho preferito dirvi direttamente come evitarlo o come
evitare di rovinarsi l’esperienza per colpa della nostalgia. Ognuno è fatto a
modo suo e può stare più o meno male, ma posso darvi un altro consiglio? (Ok,
ormai lo sto facendo eheheh) se anche doveste stare male, non rovinate tutto e
non perdete l’occasione di godervela fino in fondo perché è una cosa unica :D
Se vi capitasse di sentire la mancanza di qualcuno o qualcosa, non mettevi da
soli seduti in un angolino a piangere o a pensare proprio a quello, magari
trovatevi qualcosa da fare (la musica ha un pessimo effetto in questi casi, ve
lo dico eheheh, a meno che non sia scatenata ^^) o qualcuno con cui passare del
tempo!!
Ciaooo :)
Grazie! Post molto utile. in effetti l'unico modo per uscirne è aver delle attività che ti tengano occupata, amici con cui uscire, una host family che ti ascolti... ma è anche vero che se soffri di home-sickness molto probabilmente è anche perché nel tuo paese queste cose le avevi e nel paese dove ti trovi non le hai più, allora cominci a pensarci e ti viene nostalgia... insomma l'importante è non trovarsi soli una volta lì.
RispondiEliminaAnyway, mI sto pentendo sempre più di fare solo un semestre... Tra l'altro le mie compagne di classe mi dicono che sono pazza a decidere di andare a scuola d'estate e farmi due anni filati senza vacanze... Io sono convintissima di fare quest'esperienza, ma ho paura di essere distrutta una volta lì, e poi di non avere la forza di ricominciare subito l'anno in Italia...
Scusa tanto lo sfogo ma non so cosa pensare :(
Figurati ^^
RispondiEliminaSí, come ho detto, le cose che hai elencato sono quelle che servono a stare il meglio possibile (ovviamente non garantiscono perché dipende anche da te, ma aiutano tantissimo). E hai anche ragione a dire che se non le hai é piû facile avere homesickness... Perô ti dico che troverai di sicuro qualcuno con cui parlare, probabilmente la tua host family, sicuramente degli amici, che aiuteranno :)
Anche io mi sono pentita di quello in realtá!
Per quel che riguarda il non avere vacanze... Pensa che io nemmeno ho avuto le vacanze di Natale perché le ho passate a studiare per recuperare! Pensavo, mentre ero in Australia, che stare senza vacanze sarebbe stato un suicidio e invece... Eccomi qui! Lo stai leggendo il blog e sai che nonostante mi abbia tolto le vacanze non mi pento di essere partita in NESSUN modo :D certo, é una cosa un po' pesante saltarsi le vacanze, ma si puó fare perchè l'esperienza ne vale la pena! Persino in questo momento sto studiando chimica, ma il recupero è piú che fattibile e sopravvivere senza vacanze si puó per una volta, solo per l'Australia eheheh
Non ti preoccupare! Anzi, scusa per la lunga risposta -.-"
Ooops ho scritto semestre ma intendevo trimestre... quindi la situazione è ancora più tragica in realtà, è il semestre che io vorrei fare ahahah!
EliminaLo so che l'esperienza ne vale la pena, è quello che dico a tutti ma sembra che nessuno lo capisca e sia io la pazza -.-" quindi sono un po' preoccupata... Ma tu quando eri lì avevi voglia di alzarti, andare a scuola e fare i compiti anche se avevi appena finito 9 mesi di scuola e teoricamente erano le tue vacanze?
Grazie per la risposta!
ciao sono Diletta la ragazza del forum che farà il semestre in Australia con wep!!!!!volevo chiederti una cosa....la religione come viene vissuta?cioè sono molto legati alla religione ed è una tradizione o è una cosa che dipende da persona a persona? scusa per la domanda moltro strana ma visto che io non sono molto credente non vorrei ci fossero problemi (ovviamente so che dipende dalla host family ma mi piacerebbe sapere in linea generale) grazie mille in anticipo!!!!
RispondiEliminaCiao Diletta!!
RispondiEliminaNon ti proccupare per la domanda :) Mmh... Su questo non so dirti molto... Per quello che ho visto, c'é molta libertâ e non ci sono problemi. Nella famigllia di una mia amica i genitori andavanti in chiesa molto spesso, mentre lei noi e comunque ognuno é libero di seguire le sue abitudini, a meno che la famiglia proprio non voglia... Non ti preoccupare per quello perché non ti creerá problemi che io sappia!